È un nome piuttosto insolito ‒
Via dei Todesch (pronunciato Todesk). Cosa vorrà dire? Deriva dal dialetto della Valle del Chiese: i todesch sono i
tedeschi (o anche gli austriaci, tutti coloro che parlano tedesco) ed il nome indica quindi
la via dei tedeschi.
Un po’ di storia: gli austriaci costruirono ben due fortezze in Vallle del Chiese, Forte Cariola e
Forte Larino, che dovevano impedire agli italiani di penetrare a nord da entrambi i lati della valle.
Durante la
Prima Guerra Mondiale i soldati austriaci in avanscoperta utilizzavano questo stretto sentiero per spiare quanto accadeva oltre le loro fortezze, in territorio italiano ‒ certi che, su un
terreno così impervio e vicino al confine, non sarebbero mai stati scoperti.
Oggi questo sentiero è quasi dimenticato e in gran parte non segnalato dai cartografi, che raramente ne indicano l’esistenza. Un ulteriore vantaggio per i biker, che oggi possono percorerlo liberi da restrizioni e divieti. Il meglio è che vi sono
oltre 15 chilometri di flow-trail prevalentemente agibili, che in più, in alcuni punti, offrono un
panorama davvero mozzafiato.
DESCRIZIONE PERCORSO
Dopo la salita che dall’ufficio turistico di
Cologna conduce al
Monte Giovo, passando per un lungo sentiero sterrato, ripido nella parte alta, questo supertrail inizia subito con una sfida: il tratto che collega Monte Giovo a
Malga Cap è appannaggio dei veri atleti ‒ o dei possessori di eMTB. Tutti gli altri dovranno smontare almeno per brevi tratti. Complessivamente, però, sono solo poche centinaia di metri. Già prima di Malga Cap il percorso diventa pianeggiante, poi fino a
Bocca Giumella prosegue in discesa su strada sterrata.
Il resto del tragitto che condue a
Malga Ringia è una meraviglia. Si inizia in salita, ma presto si raggiunge il piano e infine la discesa, su un percorso flow attraverso il bosco, interrotto solo qua e là da brevi rampe ripide, che i ciclisti esperti in sella alle loro eMTB affronteranno con il turbo. Tutti gli altri dovranno scendere di sella anche qui.
Da Malga Ringia si prosegue su di un sentiero sterrato con un magnifico panorama sul
massiccio dell’Adamello fino a
Malga Pura. Poco oltre il solitario alpeggio inizia il momento clou di questo tour: ancora un sentiero da sogno, unico più che raro ‒ perlopiù agibile, prima in salita, poi in discesa, solo in alcuni punti un po’ più ripido. Si deve scendere di sella due o tre volte al massimo, a causa degli alberi caduti. Il resto è puro divertimento!
Chi vuole percorrere solo questa prima parte di Via dei Todesch proseguirà qui sull’
itinerario del Ringia Supertrail.
Per chi vuole proseguire, invece, dopo un breve tratto sterrato in discesa, si imbocca un sentiero poco visibile (tenere d’occhio il
GPS) che porta fin giù al
Lago di Roncone. Qui si può finalmente fare una sosta e poi tornare a
Cologna percorrendo una pista ciclabile prevalentemente asfaltata, che passa per la piccola località di
Por e per
Castello Romano.
Senza dubbio si tratta di un tour per
ciclisti esperti, con una buona preparazione atletica. In sella ad una eMTB è davvero il massimo.
Avvertenza:
Lago di Roncone è l’unico punto di ristoro, pertanto è consigliabile portarsi acqua e cibo a sufficienza.
Autore: Uli Stanciu
ALTIMETRIA E DETTAGLI

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